Di proprietà della famiglia Cairo, Bresbot è oggi gestito con passione e cura da Stefano, che trasforma un intero piano del palazzo in un luogo davvero unico, coniugando sapientemente passato e contemporaneità.

Il palazzo conserva ancora i segni della sua importante storia. Viene costruito nel 1840 come principale abitazione dalla famiglia di origini emiliane Indemini, proprietaria dell’omonima fornace, importante fabbrica di lavorazione dell’argilla che produce mattoni e fiore all’occhiello della Bressana di un tempo.

Nei primi anni del 1900 la famiglia si sposta in un’altra villa, costruita poco distante e affitta il palazzo all’arma dei carabinieri a cavallo; le forze dell’ordine rimangono nell’edificio sino al 1963.

Bresbot come era. Un immagine del palazzo ora struttura ricettiva bed and breakfast di Bressana Bottarone
Bresbot come era. Un immagine del palazzo ora struttura ricettiva bed and breakfast di Bressana Bottarone

Nel mentre il palazzo passa dI proprietà: dalla famiglia Indemini al dottor Barbieri, medico condotto del paese. La figlia, dopo aver ereditato il palazzo dal padre dottore, lo vende alla fine degli anni sessanta ad un costruttore della zona che lo vuole demolire per costruire un condominio. L’operazione immobiliare non va a buon fine perché la casa è protetta dalla Sopraintendenza alle Belle Arti. L’immobile viene così nuovamente messo in vendita. Nel 1972 l’ingegner Guido Cairo acquista il palazzo e con un accurato e attento lavoro di recupero lo trasforma nell’abitazione di famiglia.